Da qualche anno a questa parte il turismo escursionistico è decisamente in crescita sull'isola d'Ischia. Gli alberghi, soprattutto, hanno iniziato a mostrarsi sensibili alle esigenze di questo tipo di turista, appoggiandosi, in misura crescente, a guide esperte in grado di svelare le peculiarità geologiche e florifaunistiche dell'isola.
In verità, a Ischia è sempre capitato di trovare volitivi tedeschi in giro per i boschi attrezzati di tutto punto, ma ciò fino ad ora non era mai stato di stimolo per migliorare la fruibilità dell’importante patrimonio boschivo del territorio. Oggi, al contrario, un turista sempre più interessato a godere dei beni naturali e paesaggistici del territorio che visita, rende non più differibile la preservazione dei bellissimi percorsi naturalistici dell’isola.
Del resto, cose da fare e da vedere ce ne sono davvero molte, a cominciare dall'imperdibile passeggiata sul Monte Epomeo che, con i suoi 789 mt s.l.m. occupa quasi un terzo dell'intero territorio. Negli ultimi anni questo percorso, che non presenta particolari difficoltà, si è arricchito anche di un significato esoterico: pare, infatti, che per i sostenitori della Terra Cava (suggestiva teoria che ha avuto in Jules Verne il suo esponente di punta) la vetta del Monte sia uno dei punti di ingresso di un mondo sotterraneo, abitato, niente meno, da una millenaria ed evolutissima civiltà, gli Agharti.
Come in tutte le leggende di forte impatto, le testimonianze di UFO e strane presenze hanno iniziato a susseguirsi, rialimentando anche il nobile filone letterario del genere fantasy. UFO o no, resta un’esperienza imperdibile per chi vuole comprendere cos'è la macchia mediterranea e cos'è la antica e fiera identità contadina, che ancora ispira comportamenti e stili di vita di tanta parte degli abitanti dell’isola d’Ischia.
Da non perdere la passeggiata nel bosco di castagni della Falanga, facilmente raggiungibile sia dal comune di Forio che da Serrara Fontana. Oltre all'indubbio valore naturalistico, sei ettari di bosco, tra l’altro, propizio in autunno per i cercatori di funghi, questa selva ospita molte testimonianze di architettura rupestre, come i ricoveri scavati nella pietra, o come le "fosse della neve", cavità adattate alla conservazione della neve durante l’inverno e alla sua successiva trasformazione in ghiaccio durante l’estate.
Molto belli anche i sentieri di Panza, frazione del comune di Forio, nel versante sud-occidentale dell’isola. Si tratta di tre percorsi, da qualche anno recuperati all’abbandono dalla locale Pro Loco, che sono alla portata di tutti e sono molto panoramici, ideali per gli amanti della fotografia e in particolar modo dei tramonti, che in questo lato dell’isola sono da togliere il fiato.
Più difficile, ma in assoluto il più panoramico di tutti, il sentiero che dallo Schiappone, collina di Barano d’Ischia, conduce attraverso terrazzamenti a picco sul mare al piccolo borgo contadino di Piano Liguori, a Ischia. Su questa piana sorge un piccolo agglomerato di case, per lo più abbandonate, che nell’ultimo anno sono state oggetto di diversi progetti di recupero architettonico, di cui, solo negli anni a seguire, potremo valutare l’efficacia.
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