L’escursione prevede il giro dell’isola lungo l’anello stradale con partenza da Ischia Porto e prosieguo in senso orario per la variante esterna dell’ex Ss 270.
COMUNE DI ISCHIA
Il comune di Ischia è composto dai due centri costieri principali di Ischia Porto e Ischia Ponte e dalle frazioni di San Michele, Sant'Antuono, Campagnano e Sant’Alessandro.
L’itinerario parte dalla Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, proprio davanti al porto d’Ischia, luogo simbolo dello sviluppo dell’isola. Non tutti sanno che anticamente era un lago vulcanico e che furono i Borbone, per la precisione Ferdinando II, a trasformarlo in porto attraverso il taglio del bordo craterico.
Subito dopo la Chiesa basta alzare lo sguardo verso la collina del Montagnone per capire perchè l’altro appellativo con cui Ischia è conosciuta nel mondo è ”isola verde”. Lungo il tragitto, la vista delle colline di Monte Vezzi e Campagnano dovrebbe fugare ogni ulteriore dubbio a chi ancora ne avesse.
Terminata la variante esterna si arriva, tenendo la destra, all’acquedotto dei Pilastri, oggi punto di confine tra i due comuni di Ischia e Barano, un tempo fondamentale opera di ingegneria civile per l’approviggionamento idrico del "borgo di Celsa", antico nome di Ischia Ponte. L’acqua veniva incanalata dalla Fonte di Buceto che si trova nella cava omonima a sud di Fiaiano, frazione del comune di Barano.
COMUNE DI BARANO
Il comune di Barano si estende nella parte sud-est dell’isola d’Ischia. L’andamento prevalentemente collinare del territorio dà quasi l’impressione che i centri abitati di Piedimonte, Fiaiano, Vatoliere, Testaccio e Maronti compaiano davanti inaspettati.
Superata Piazza San Rocco, che è il centro principale di Barano, la passeggiata prosegue per l’antico borgo contadino di Buonopane, fino all’altezza del famoso ponte, dove leggenda vuole si siano sfidati "murupanesi" e "baranesi" per dirimere la faccenda assai intricata da cui muove la danza folcloristica della ‘ndrezzata. Proprio sotto il ponte c’è la fonte di Nitrodi, le cui acque sono particolarmente indicate nella cura di malattie autoimmuni come psoriasi e alopecia, tanto che il Ministero della Salute ne ha riconosciuto le proprietà medicamentose con apposito decreto.
COMUNE DI SERRARA FONTANA
Il comune di Serrara Fontana si trova nel versante meridionale dell’isola d’Ischia. Dei sei comuni dell’isola è il meno popoloso; il più alto sul livello del mare; quello cui appartiene la vetta più alta dell’isola; quello cui appartiene la parte più meridionale dell’isola, la Torre di Sant’Angelo. Oltre alle due frazioni principali di Serrara e Fontana, gli altri centri abitati di cui si compone il territorio sono Noia, Calimera, Ciglio, Succhivo, fino alla già ricordata Sant'Angelo.
Da non perdere i belvederi di Serrara e Fontana, in special modo il primo che affaccia sulla piana di Succhivo e sull’abitato di Sant’Angelo. Proprio dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine, in piazza a Serrara, parte l’escursione di Via Andrea Mattera, una strada provinciale con un dislivello di oltre 300 metri che porta alla spiaggia dei Maronti, passando per il bacino idrotermale di Cavascura, oppure alla piazzetta di Sant’Angelo attraverso la parte alta del borgo chiamata la "Madonnella".
Scendendo da Serrara Fontana incontriamo il Ciglio, località che ha mantenuto numerose tracce dell’antica architettura rupestre dell’isola d’Ischia: i muri a secco, le cosidette "parracine" ma, soprattutto, le case scavate nel famoso tufo verde locale che disegna quasi per intero l’orografia di questo versante, geologicamente il più antico dell’isola. Da non perdere la Chiesa di San Ciro al Ciglio, interamente ristrutturata nel 2011.
COMUNE DI FORIO
Dopo il Ciglio viene Panza, importante frazione del comune di Forio. La felice esposizione climatica unita alla fertilità del suolo fanno sì che Panza sia il territorio con la migliore produzione vinicola dell’intera isola d’Ischia. Non è un caso che alcuni dei più importanti viticoltori dell’isola abbiano qui importanti appezzamenti di terreno e, in qualche caso, anche le loro cantine. Da non perdere il Museo del Contadino al termine di Via Andrea D’Ambra, la strada intitolata al fondatore della più antica casa vinicola dell’isola, l’omonima D’Ambra Vini.
Proseguendo si incontra la piana di Montecorvo, una tranquilla zona residenziale che però reca ancora numerose tracce del passato agricolo del territorio. Alla fine di Via Pietra Brox, proprio a lato dell’ingresso della tenuta Giardini Arimei della famiglia Muratori, comincia un sentiero che conduce al campo fumarolico della zona di Via Bocca. I volontari della ProLoco di Panza che hanno ripristinato questo e altri sentieri della frazione, hanno emblematicamente rinominato la più grande delle fumarole "Bocca di Tifeo", collegandosi al mito greco del gigante costretto da Zeus a giacere sotto il peso dell’isola.
Prima di arrivare al centro e al porto di Forio, c’è il Cuotto, la zona a più alta densità ricettiva dell’isola d’Ischia. Alberghi, pensioni, B&B tutti affacciati sulla splendida baia di Citara, al cui termine ci sono i rinomati Giardini Poseidon, tra i parchi termali più belli e grandi d’Europa.
Superato il centro e il porto di Forio, la strada costeggia i centri abitati minori di Spinesante e dello Scentone, a ridosso delle spiagge della Chiaia e di San Francesco di Paola. Di lì, superata la conca di Cavallaro si arriva a Lacco Ameno, il più piccolo dei sei comuni dell’isola d’Ischia.
COMUNE DI LACCO AMENO
Lacco Ameno è il territorio dove sbarcarono Calcidesi ed Eretriesi provenienti dall’isola di Eubea verso la metà dell’VIII secolo a. C. Lacco Ameno è il territorio dove si racconta sia sbarcato il corpo senza vita della martire africana Santa Restituta, patrona dell’isola d’Ischia. Lacco Ameno è il territorio dove cominciò la rinascita turistica di Ischia, grazie al mecenatismo dell’editore milanese Angelo Rizzoli che realizzò in questo piccolo comune sul versante nord-occidentale dell’isola la maggior parte dei suoi investimenti alberghieri e immobiliari.
Proprio all’ingresso della Marina del paese, è possibile ammirare lo scoglio del Fungo, un mega blocco tufaceo in mezzo al mare che è da sempre l’immagine cartolina del comune.
COMUNE DI CASAMICCIOLA TERME
Una litoranea congiunge Lacco Ameno con Casamicciola Terme, la stazione termale più antica dell’isola. Il primo comune a vivere di turismo già nel XIX secolo, tanto è vero che il terribile sisma che lo colpì nel 1883 venne ribattezzato dalla stampa italiana come il "terremoto dei ricchi" tanta era la presenza di turisti stranieri e italiani che venivano a fare le terme e i bagni in questa cittadina termale a nord dell’isola d’Ischia. Eccezion fatta per la Marina, Casamicciola Terme ha un andamento per lo più collinare, con i complessi del Monte Tabor, del Rotaro, della Sentinella, del Maio e del Castiglione che disegnano l’orografia dei luoghi.
Proprio la collina del Castiglione rappresenta il confine geografico con il comune di Ischia. Il Belvedere merita senz’altro una sosta. Ancor di più, l’accorsato parco termale completamente immerso nella lussureggiante macchia mediterranea che circonda la collina e la baia.
RITORNO A ISCHIA PORTO
Prima di arrivare di nuovo al Porto d’Ischia, da dove è partita l’escursione, segnaliamo il borgo di Sant’Alessandro. Un borgo che suggerisce un’idea di quiete e separatezza, nonostante la prossimità col centro cittadino e la movida del porto di Ischia. Vi si accede pure da una stradina secondaria che parte dalla Riva sinistra del Porto di Ischia, per intendersi dal lato del porto dove partono e attraccano i traghetti che collegano la più grande delle isole flegree con Napoli, il capoluogo di regione della Campania.
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