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La Bocca di Tifeo

Alla scoperta dell'ultimo sentiero recuperato dalla ProLoco di Panza, nel comune di Forio

Le fumarole sono nient’altro che emanazioni di vapore e gas in prossimità di fianchi vulcanici attivi, o di aree idrotermali in cui i centri vulcanici attivi non lo sono più. E questo è un fatto, anzi due, che stanno lì e hanno una loro evidenza scientifica.

Le fumarole sono posti bellissimi. Questo invece è un dettaglio. Si dà il caso però che il sentiero della Bocca di Tifeo, nel comune di Forio, sia effettivamente un luogo meraviglioso e, se non ci credete, basta dare un’occhiata alle foto. Meglio ancora, se ne avete voglia e possibilità, andarci di persona.


La strada non è difficile. Da Forio basta percorrere la Provinciale che congiunge il comune alla frazione di Panza e poi girare a sinistra in corrispondenza del locale campo sportivo. A questo punto proseguire per la piana di Montecorvo, seguendo le indicazioni per via Pietra Brox dove ci sono i Giardini Arimei, una tenuta agricola di alcuni imprenditori del Nord, i fratelli Muratori, che hanno deciso di realizzare qui, sull’isola d’Ischia, uno dei loro vigneti più importanti.

Immediatamente a destra dell’ingresso dei Giardini
, parte uno stretto sentiero di montagna che, oltre al fatto di essere in salita, non presenta particolari difficoltà, se non le precauzioni solite che è tenuto a rispettare chi fa trekking.* Grazie infatti all’opera pregevole dei volontari della ProLoco di Panza, il sentiero è stato ripulito dei rovi e in alcuni tratti puntellato sì da renderlo agevole a chi vuole inerpicarsi per questo lato del Monte Epomeo.

Meno di un chilometro e si arriva nei pressi di una fumarola - lungo i fianchi della montagna se ne vedono molte altre - in posizione panoramicissima, con lo sfondo di tutto il litorale di Forio e il primo piano di Punta Imperatore, la collina che cinge la famosissima spiaggia di Citara.

Lo spettacolo è notevole, non solo per il panorama ma anche per la vegetazione tutt’attorno, nonché per le diffuse testimonianze di un passato, nemmeno tanto lontano, durante il quale i contadini del luogo si spingevano a realizzare terrazzamenti in posti assolutamente impervi, per sottrarre suolo coltivabile a una natura difficile.

Alla ProLoco di Panza va riconosciuto il merito di aver reso nuovamente fruibile un sentiero la cui importanza va oltre il dato naturalistico, ma investe direttamente l’identità, le origini di Forio e dell’isola d’Ischia. Il monito è allora quello di guardarsi indietro per andare avanti, rivalutando aspetti del passato rurale dell’isola che sono "attuali" e possono dare molto sotto il profilo turistico.
 
*Evitare le ore più calde della giornata, indossare scarpe e un abbigliamento adatti, munirsi di acqua, ecc.

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