Se siete amanti del mare e volete cimentarvi con la fotografia subacquea, Ischia fa decisamente al caso vostro: polpi, anemoni, saraghi, donzelle, cefali, triglie, seppie, tutto tra i 2 e i 5 metri di profondità, in apnea e senza l’ausilio delle bombole.
Per chi invece desidera integrare la passione per la fotografia con le conoscenze di base sulle abitudini e le caratteristiche della flora e fauna marina di questo lato del Mediterraneo, a Ischia può frequentare i workshop per subacquei ricreativi organizzati dall’Associazione Nemo per la Diffusione della Cultura del Mare.
Quel che è certo, Ischia, anche sott’acqua, è un'"isola verde". Per godere della sua natura sottomarina bisogna rispettare le normali precauzioni di buon senso in fatto di sicurezza in acqua: soprattutto, evitare apnee prolungate e avere una persona al proprio fianco sono le regole fondamentali, quelle cui attenersi il più possibile. Per il resto, nel mare di Ischia potrete togliervi molti sfizi con la vostra digitale.
Di seguito qualche consiglio pratico su come approcciarvi alla fotografia subacquea.
La primissima cosa di cui tener conto è che all’aumentare della profondità i colori vengono progressivamente assorbiti. A 5 metri circa scompare il rosso, poi a seguire l’arancione, il giallo, il verde, il blu, fino al buio completo. Non solo. Bisogna considerare la forza esercitata dalla pressione dell’acqua all’aumentare della profondità e, in generale, le leggi che regolano il movimento dei corpi immersi in un liquido.
Quindi? Niente paura. Se avete una compatta non subacquea vi serve ovviamente una custodia. Qualora la vostra dotazione fosse composta da una Reflex con custodia subacquea, bisogna far attenzione a raggiungere un buon assetto tra l’aggiunta di pesi e il dosaggio dell’aria all’interno per evitare il fastidioso fenomeno della risalita in superficie della macchina.
Poi viene la scelta della lente. Chiaro che se si tratta di immortalare un polpo nella sua tana o un’anemone di mare le lenti grandangolari garantiscono una migliore messa a fuoco e una maggiore nitidezza dei colori rispetto a un teleobiettivo. Dipende da quello che si vuol fotografare, nonchè dalla condizioni meteomarine complessive. Per dire: in una giornata di sole con acqua non molto torbida, fino a 4 metri circa abbiamo luce a sufficienza e una discreta fedeltà dei colori (oltre questo limite, come abbiamo già accennato, l’assorbimento selettivo dei colori si nota in maniera preponderante) per cui non c’è neanche bisogno del flash che è invece consigliato oltre i 5 metri e chiaramente in giornate coperte.
In linea di massima il consiglio - qualora la vostra macchina fotografica lo consenta - è scattare in modalità RAW in modo da poter correggere alcune cromie in post produzione, mentre per quanto riguarda i programmi di scatto di solito la scelta varia a seconda della profondità e, come sopra, delle condizioni climatiche generali.
Su questi aspetti tuttavia esiste una letteratura sterminata e decine di forum su internet sicuramente più esaustivi rispetto al nostro brevissimo compendio. Quel che è certo, guardando le foto, è la grande biodiversità dei fondali dell’isola d’Ischia, non a caso dal 2007 protetti dall’AMP Regno di Nettuno.
Non vi resta perciò che scegliere tra le spiagge dell’isola d’Ischia per scattare le vostre foto: il suggerimento è scegliere quelle con basse profondità e alternanza di fondali sabbiosi e rocciosi come San Montano. In alternativa, i fondali davanti il Castello aragonese pure sono assai consigliati, non foss’altro per lo spettacolo delle "bollicine" dovute al complesso fenomeno dell’acidificazione dei mari.
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