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Papiro delle Fumarole, rarità dell'Isola d'Ischia

Pianta termofila a rischio estinzione.

Nel 1805 il botanico Michele Tenore (1780-1861) durante un soggiorno di studio sull'isola d'Ischia rinvenne in prossimità "de' fumaioli di Frasso" (fumarola di Montecito, Lacco Ameno) una specie vegetale di grande interesse scientifico: il "Cyperus polystachyus", pianta sub-tropicale fino ad allora mai rinvenuta in Europa.

Secondo lo scienziato napoletano, la temperatura elevata delle fumarole aveva protetto la vegetazione di questa specie (e il successivo sviluppo dei suoi semi) dal clima altrimenti troppo rigido dell'isola. Il risultato, stupefacente, era che essa proliferava in prossimità delle fumarole: non solo quella di Montecito, dove era stata scoperta la prima volta, ma anche al Cretaio (Casamicciola), nella pineta di Fiaiano (Barano) e nel campo fumarolico del Bellomo (Forio). Una rarità, insomma, che Ischia tutt'oggi condivide con poche altre località nel mondo. In Italia con Tor Caldara, riserva naturale nel comune di Anzio nel Lazio meridionale.

Un motivo in più per visitare l'isola d'Ischia, come possono testimoniare i soci della "Mediterranean Garden Society", associazione di botanici che nel 2015 ha tenuto la sua annuale assemblea nella Sala Recite dei Giardini La Mortella a Forio. In occasione dell'incontro, i membri di questa prestigiosa associazione internazionale fondata ad Atene hanno avuto - tra le altre cose - la possibilità di osservare da vicino questa rarità dell'isola d'Ischia.


E, proprio nei Giardini La Mortella, crescono altre specie botaniche assai rare: tra le tante, il Gingko Biloba, probabilmente l'albero più antico al mondo, e la Woodwardia radicans, esemplare di felce tropicale che un tempo cresceva nelle fosse della neve del bosco della Falanga e, secondo alcuni, crescerebbe ancora nelle profonde cave che solcano il versante meridionale dell'isola, specie dal lato di Fontana.

Tornando al Cyperus Polystachyus, noto anche come "Papiro delle Fumarole" o "Zigolo Termale" fiorisce da giugno alla fine di ottobre a un’altitudine compresa tra 0 a 400 metri. Capita, però, che novembre a Ischia regali giornate soleggiate e, soprattutto, temperature piacevoli: condizioni, queste, che consentono alla pianta di resistere fin quasi a ridosso del mese di dicembre.

Insomma, se state pensando di visitare Ischia per una settimana, un ponte o anche solo per un weekend, non dimenticate di mettere in valigia abbigliamento e scarpe da trekking. Le fumarole e il loro bellissimo papiro son qui che vi aspettano.

Magia dell'isola d'Ischia!

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